martedì 8 marzo 2011

Siamo di ritorno... Uganda 8 Marzo!

Oggi l'ultimo spettacolo, per la 'Festa della Donna'
(8 marzo!) in un'assolatissima radura secca e polverosa,
tra file di soldati e soldatesse, classi di bambini e ragazzi
di ogni eta', sovraeccitati e accaldati, e gruppi di donne
sontuose, belle e fiere della loro femminilita' d'Africa.
Canti, passi al ritmo di banda militare, discorsi pomposi
e formali di politicanti 'maschilisti' nonostante la ricorrenza,
e poi il nostro spettacolo (rielaborato appositamente
ieri sera in una versione da 15 minuti per l'evento tutto
al femminile). I bambini ridono e si spaventano
come sempre, mentre le donne commentano in
coro con "Yes" acuti, o grida festose e animalesche
della gioia Ugandese, e i "Per-Ber" di dissenso quando
mostriamo Simone che picchia Martina o Gabriele
che non sa usare il preservativo con Valentina.
Urliamo i diritti della donna, con gusto e pieno senso
del gesto politico che, nella sua semplicita' e
piccolezza, lascia comunque un seme...
lentamente la bellezza e la strordinarieta'
del Teatro puo' fiorire, e' il nostro
mestiere. la nostra sperranza!
Domani si viaggia alla volta della capitale Kampala,
per poi andare in serata all'aereoporto di Entebbe e
partire in volo verso l'Italia alle 01.00.
Arriveremo Giovedi' verso pranzo (credo alle 12.30),
con una notte di trasvolata piena di ricordi di questa
meravigliosa Africa sorridente, umana, sporca e povera
quanto vitale e vera, come forse solo questo popolo puo' esserlo!
Alberi immensi, millenari e gremiti di vite,
che avete coperto e abbracciato i nostri
spettacoli e le risate timorose del Pubblico... Ciao!
Animali fantastici che ci avete dato la gioia e la
paura di vedervi liberi, in puro stato naturale,
feroci e imprervedibili, eppure cosi' intelligenti... Ciao!
Terra rossa che s'infiltra nell'aria, nelle vesti,
nei pensieri, persino negli sguardi della gente... Ciao!
Ma soprattutto popolo Ugandese, nero piu' del carbone cotto
sotto le montagne di mattoni ai lati delle strade, carico
di sorrisi bianchi latte, con gesti gioiosi e accoglienti,
danze sempre vive, voci e risa vere e spontanee,
sensualita' commoventi e profonde... Ciao!
Vita di violenza, malattie orribili, mancanza e poverta',
lotta quotidiana per i diritti basilari di donne, uomini e
bambini... Ciao (TU NON MI MANCHERAI AFFATTO...
anzi mi hai davvero soffocato!)
A presto Africa...
Vania

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